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Alla scoperta della viticultura

La viticultura è l’insieme delle pratiche agronomiche e delle tecniche attuate per la coltivazione della vite.

La viticultura è praticata fin da tempi assai lontani nei paesi mediterranei: in Italia si coltivava la vite per la vinificazione già nel II millennio a.C., soprattutto nelle regioni centro-meridionali.

Furono gli Etruschi a estenderla nelle zone settentrionali e le conquiste romane la diffusero poi in tutta l'Europa, fino alla Gran Bretagna.

La viticultura europea ha subito una forte crisi alle fine del XIX secolo a causa della diffusione della fillossera, una parassita che minacciava di distruggere interamente i vigneti se non si fosse fatto ricorso ai porta-innesti americani (la berlandieri, la labrusca, la riparia, la rupestris, ecc.) resistenti al parassita, con i quali si poterono impiantare nuovi vigneti.

Il clima adatto alla coltivazione della vite è quello temperato-caldo, con inverni non troppo rigidi ed estati lunghe; sono molto dannose le piogge prolungate, nel periodo della fioritura, le gelate tardive, le nebbie e i venti.

La vite cresce in qualsiasi terreno, purché ben drenato e fresco e preferibilmente non troppo umido e umoso, meglio se in collina, dove può essere ben esposta al sole. Si moltiplica perlopiù per via vegetativa: per talea, per propaggine e soprattutto per innesto su viti americane.

L'impianto del vigneto avviene in autunno su terreno parzialmente o totalmente scassato: si piantano i porta-innesti americani, che verranno innestati in loco, o le barbatelle di 1 o 2 anni già innestate.

Le piantine, che possono essere della stessa varietà o di varietà diverse, vengono disposte a file semplici oppure in quadrato, in rettangolo o a quinconce; le distanze tra di esse cambiano a seconda delle varietà, delle condizioni climatiche e ambientali, ecc.

Dopo il primo anno si esegue, con sistemi diversi, la potatura. Il terreno va lavorato almeno tre volte nel corso dell'anno con arature più o meno profonde e concimato con concimi organici o fertilizzanti minerali.

Nelle zone fredde, inoltre, in autunno si rincalzano i ceppi, mentre in quelle calde e aride, essi vengono scalzati così da favorire la penetrazione della pioggia nel terreno.

Vanno anche eseguiti periodici trattamenti antiparassitari e anticrittogamici per prevenire gli attacchi soprattutto dell'oidio e della peronospera.

La vendemmia, cioè la raccolta dell'uva per fare il vino, avviene dalla fine di luglio a ottobre. Essa varia a seconda delle caratteristiche dei vitigni, delle condizioni ambientali e delle esigenze della vinificazione.

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da: Cristian Frialdi

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Redazione

Grafico pubblicitario dal 1991, cuoco per passione, innamorato del mangiare e del bere bene da sempre.
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