Close

Login

Close

Register

Close

Lost Password

Da Alce Nero nasce il progetto “Se dici bio”: il biologico con parole nuove

Vita, nutrimento, cura: il biologico ha tanto da dire e il marchio che riunisce agricoltori e trasformatori biologici lancia un progetto che sceglie una narrazione creativa, originale e lontana dagli stereotipi.
Photo credits: fonte ufficio stampa

Il progetto è stato presentato negli spazi della Cascina Cuccagna, un'autentica cascina settecentesca situata in zona Porta Romana, nel cuore di . Sono intervenuti Fiorella Belpoggi, Direttrice Scientifica Emerita dell'Istituto Ramazzini, Daniel Lumera, biologo naturalista, autore e riferimento nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione, Benedetto Fracchiolla, Consigliere di Alce nero e Presidente di Finoliva Global Service, Arturo Santini, presidente di Alce Nero e Chiara Marzaduri, Responsabile Comunicazione di Alce Nero.

Sedici parole per raccontare cosa c'è dietro e dentro al , rispondendo alla domanda: Se dici bio dici? Nasce così il progetto “Se dici bio” di Alce Nero, frutto di un lavoro responsabile, grazie alla collaborazione e alla disponibilità dei nostri soci, agricoltori, trasformatori, agronomi, consulenti e professionisti, che ha percorso tre raccolti e ha dato vita a una collezione composta da 16 pubblicazioni cartacee, 16 poster e altrettanti video.

Si tratta di un viaggio narrativo che documenta, dal 2021 al 2023, il mondo produttivo del marchio pioniere del biologico. Ad ogni parola è stato associato un prodotto o una filiera, ciascuno oggetto di uno specifico approfondimento. Interpretazione della parola collegata, intervista al produttore o all'agronomo, indicazioni della nutrizionista e approfondimento agronomico sono i tasselli che costituiscono la struttura dei contenuti.

L'obiettivo del progetto è quello di restituire ricchezza, bellezza, profondità e dignità a un modo di coltivare e produrre cibo che preserva il gusto, la qualità, il potere di nutrire. Inoltre, Alce Nero mira a raccontare che quello che si impegna a portare in tavola con i suoi prodotti è un contributo al benessere delle persone e del pianeta, in una prospettiva orientata al futuro. L'importanza di fare le scelte giuste, di avere cura di sé e dell'ambiente, pensando alla vita di tutti, guardando al domani: scegliere un prodotto Alce Nero significa condividere questa visione e prenderne parte, significa anche dare valore alla bellezza dei nostri paesaggi, con la loro biodiversità e i loro suoni, e contribuire a ritrovarli domani come oggi, luoghi preziosi, capaci di emozionare.

“Il 16 non è solo un numero in questo progetto, ma il filo conduttore che lega ogni aspetto creativo, compreso il design editoriale. Anche l'oggetto editoriale, infatti, gioca e ruota intorno al 16 o sedicesimo, che è un tipico formato tipografico. Sono sedici riviste da sedici pagine ciascuna, connotate da copertine che accompagnano il lettore alla scoperta della parola, senza svelarne il contenuto. Nel complesso, l'immagine scelta e perseguita è attuale, distintiva, semplice e chiara, forte e decisa” ha sottolineato Silvana Carbone, Creative designer Alce Nero.

Tutti i testi sono contributi editoriali inediti, scritti per Alce Nero da esperti e autori su temi quali alimentazione, agronomia, sostenibilità, sociologia e molto altro. Un lavoro reso i grazie alla collaborazione e alla disponibilità di soci, agricoltori, trasformatori, agronomi persone di Alce Nero, tempistiche lunghe, nel rispetto dei tempi e delle esigenze della terra, della coltivazione, del raccolto, e anche degli stessi agricoltori e trasformatori.

“Le persone che scelgono Alce Nero ci dicono che lo fanno perché i prodotti sono buoni, hanno un gusto che trovano autentico, non artefatto e perché si fidano della nostra marca. Fidarsi di un brand vuol dire anche riconoscere che i valori che la animano hanno a che fare con i nostri, vuol dire poterla conoscere. Questo progetto nasce nel tentativo di distillare la responsabilità e la ricchezza che ci sono dietro il nostro marchio: centinaia di volti, d ettari di terre, decine di stabilimenti, migliaia di piante e tantissime strie. È una comunità che agisce ogni giorno per costruire pezzi di agricoltura e di industria più equi, con le persone e la Terra, con il nostro futuro. Una ‘rivoluzione gentile', che costruisce e che si racconta, perché la fiducia si stabilisce nella relazione, continuando ad agire per includere le persone e il loro benessere, che sappia essere un inno alla Vita” ha spiegato Chiara Marzaduri, Responsabile comunicazione Alce Nero.

Tutto il progetto sarà consultabile online nei prossimi mesi, fruibile in forma cartacea, attraverso pubblicazioni e poster diffusi con singole iniziative sulla piattaforma e-commerce del marchio, e sarà via via veicolato attraverso appuntamenti di dialogo con il pubblico, come ad esempio il Festival di internazionale a .

Le parole protagoniste del progetto e le materie prime collegate sono: Futuro (Miele), Nutrimento (Olio Extravergine di Oliva), Varietà (Pomodoro), Suono (Frutta), Saper Fare (Legumi), Risorse (Riso), Giusto (Cacao, Zucchero e Caffè certificati Fairtrade), Bellezza (Ortaggi), Fertilità (Farro), Resilienza (Sorgo e Miglio), Responsabilità (Grano duro), Comunità (Grano duro Cappelli), Gusto (Cibo), Vita (Biologico), Cura (I prodotti), Alce Nero (Le origini del marchio).


Alce Nero
Marchio di agricoltori e trasformato biologici impegnati dagli anni '70 nel produrre cibi buoni, frutto di un'agricoltura che rispetta la terra e la sua fertilità. Da 45 anni Alce Nero percorre la strada del biologico: si dedica alla produzione di un cibo proveniente da campagne libere da erbicidi e pesticidi, custodite e coltivate ogni giorno con rispetto. Un'agricoltura di tradizioni immutate e di innovazione, in equilibrio tra nuove tecnologie, n di ricette ed ingredienti, e i rigorosi disciplinari che il biologico autentico impone. I prodotti biologici Alce Nero, più di trecento, sono semplici e quotidiani. Sono prodotti che non hanno dimenticato il gusto, il piacere di riunirsi attorno alla stessa tavola, di essere condivisi. I prodotti coltivati trasformati in itala, così come quelli del biologico Fairtrade. Prodotti biologici, tutti. Tutti in equilibrio con la terra.

www.alcenero.com

 

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da: Mariella Belloni

Licenza di distribuzione:

Condividi

Ti piace?

0

Potrebbe interessarti anche...

Redazione

Il Web Magazine specializzato nella comunicazione di tutto quanto gira intorno al mondo del food & beverage.
info@fooday.it

RUBRICHE

Pubblica con noi