La pizza è un alimento di successo planetario e leggenda vuole che nella suo forma attuale sia stata realizzata a Napoli agli inizi del XIX secolo. La pizza nel 2017 è stata dichiarato dall'UNESCO “patrimonio dell'umanità”. Dopo il riso è l'alimento più mangiato al mondo e dopo “ciao”, “pizza” è la parola più pronunciata. È una parola senza traduzione, proprio perché corrisponde ad un alimento apprezzato ovunque.
Nel tempo si è presa l'abitudine di consumare la pizza non solo in pizzeria ma anche a casa. È per questo motivo che il trasporto della pizza da asporto deve essere affidato ad un materiale di alta qualità in grado di non disperderne le ricche proprietà organolettiche legate al gusto, all'olfatto ed alla presentabilità: le scatole in cartone micro-onda realizzate dallo Scatolificio Martinelli Srl, con fibre interamente vegetali e senza contenuto di macero rispondono di sicuro a tali standard di qualità.
Per il trasporto della pizza, bisogna rifarsi alle specifiche normativa nazionali ed a quelle europee, che regolamentano la disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili, destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari. Per il packaging alimentare legato alla pizza da asporto, è severamente vietato l'uso di cellulosa da macero per garantire la massima atossicità degli imballaggi.
La pizza è un prodotto da forno che, “posto” nel contenitore di cartone micro-onda, può essere sfornato a temperature tra i 60-65 °C. La presenza di alte temperature e carta riciclata potrebbero favorire la migrazione di piombo, ftalati e altri composti tossici, solitamente presenti nel cartone da macero e proprio per tale motivo lo Scatolificio Martinelli Srl di Somma Vesuviana (NA) realizza i suoi contenitori pizza con carta 100% alimentare. Grande attenzione è posta anche per le “sfiziose” stampe che decorano le scatole (generiche o personalizzate), che sono realizzate con inchiostri a base d'acqua senza piombo o metalli pesanti.
La materia prima con la quale si producono le scatole pizza è cellulosa vegetale in termine tecnico “Kraft” e sostanzialmente i cartoni per pizza sono di due tipologie: quelli in pura cellulosa bianca, sono realizzati con “Kraft Bianco ovvero KB”; quelli in pura cellulosa avana, che sono realizzati con “Kraft Avana ovvero KA” di colore marroncino, avana appunto.
Sul retro di ciascun cartone pizza è presente il nome (eventualmente anche il logo del produttore) ed il suo numero di iscrizione al CONAI; d'obbligo, ai fini della recente normativa MOCA, ci deve poi essere il “lotto di produzione”. Si tratta di un codice di tracciabilità che consente l'individuazione del gruppo di scatole realizzate con la materia prima acquistata da uno specifico fornitore ed il controllo della tracciabilità della catena di produzione. La presenza di una forchetta e di un bicchiere, indicano che tale contenitore possa essere utilizzato per tutti i prodotti alimentari, sia per cibo secco che umido.
È possibile verificare la qualità del contenitore pizza con un test fai-da-te: basta mettere qualche goccia d'acqua sulla superficie interna e aspettare pochi secondi: se la cellulosa è vergine le gocce d'acqua non saranno assorbite facilmente, se invece è riciclata l'acqua viene assorbita estremamente in fretta.
Di regola i cartoni pizza vanno smaltiti con la carta e il cartone, ma se sono sporchi di cibo, salse o quant'altro, sono da smaltire nell'indifferenziato o al limite nell'organico. Tutti i residui di cibo, vanno ovviamente nell'umido.