Un elemento contraddistinguente la produzione ma anche il fenomeno dell'export italiano di birra è rappresentato dai c.d. “microbirrifici”, strutture di piccole o piccolissime dimensioni, in grado di realizzare ottime birre artigianali utili per sedurre e conquistare nicchie di mercato internazionali. Stando ai dati forniti dal sito microbirrifici.org, ad oggi sono oltre 900 i microbirrifici presenti in Italia, contro i meno di 100 di quindici anni fa: un boom che ha moltiplicato la schiera delle nuove attività imprenditoriali appartenenti alla micro-imprenditorialità locale, e che non è tuttavia corrisposto ad un contestuale incremento dei piani di commercio estero da parte dei manager dei piccoli birrifici.
Ad ogni modo, sono proprio i microbirrifici, le produzioni artigianali, le elaborazioni più innovative e dedicate, le neo imprese guidate da under 35, a fungere da rinnovato traino del commercio estero di settore. Tra gli esempi più apprezzabili vi sono le certificazioni dell'origine a chilometri zero, il legame diretto con le aziende agricole, la produzione di specialità distintive, forme distributive innovative e tanto, tanto altro ancora, su una superficie in lenta espansione, e su un modello di produzione che oggi alterna le produzioni più tradizionali a quelle più “eccentriche” (a Rimini si è intravista addirittura la birra alle ostriche).
Per maggiori informazioni sul trend di crescita di questo settore è possibile consultare questa pagina dove troverete dati e grafici.