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Viticoltori PONTE1948 e Clown Dottori della Compagnia dell’Arpa a Dieci Corde insieme per un sorriso

Nei giorni scorsi la storica azienda Vitivinicola ha ospitato nella propria sede di Ponte di Piave i rappresentanti della Compagnia dell’Arpa a Dieci Corde per celebrare il buon esito dell’operazione “25.12”, Magnum di Prosecco Doc Extra Dry Biologico realizzata lo scorso dicembre in edizione limitata a scopo benefico.
Photo credits: fonte ufficio stampa

Il Direttore Generale di Viticoltori Ponte Luigi Vanzella ha infatti consegnato all'Associazione un assegno da duemila euro ricavati dalla vendita della speciale bottiglia natalizia nata per supportare l'attività di questo splendido gruppo di clown dottori che da vent'anni anni regala emozioni e buonumore a chi ne ha più bisogno, negli ospedali, dove un sorriso vale davvero tanto.

La donazione sarà utilizzata dall'associazione per un corso di formazione strutturato secondo le direttive di Fnc – Federazione Clown Dottori.

“25.12” è l'ennesima iniziativa charity conclusa con successo da Viticoltori Ponte che da sempre, con i suoi 1.000 soci, fa dell'etica e della cooperazione i capisaldi del proprio operato.

COMPAGNIA DELL'ARPA A DIECI CORDE

Tutto cominciò il 2 ottobre 2002, in un anno palindromo e nella giornata in cui si festeggiano i Santi Angeli Custodi, quando quattro amici Lorenzo, Rita, Martina e Sara riuscirono a coronare un sogno comune: portare la maschera più piccola del mondo, il naso rosso, in contesti sociali, solidali, sanitari, educativi e pedagogici.

Nacque così la “Compagnia dell'Arpa a Dieci Corde”, un'associazione di volontariato che attraverso il clown dottore, una figura bizzarra vestita con camice colorato e trucco clown molto discreto, riuscì ad entrare per prima nell'Ospedale Infantile Burlo Garofolo di , per alleviare principalmente le paure dei bambini, ma non solo.

Da allora sono passati molti anni.

Nel 2005 la Compagnia, nel frattempo, ha fondato con altre Associazioni in Italia, la Federazione Nazionale Clown Dottori, per la necessità di andar oltre la mera improvvisazione, e definire una formazione seria e comune, programmata e con un ulteriore chimera: professionalizzare nel tempo la figura del clown dottore.

Nello stesso tempo i volontari nel suo interno sono cambiati, è aumentato il numero di persone e sono accresciute le loro abilità e competenze.

Si opera ora in svariati contesti e si è sempre più consapevoli che il sorriso sia una cosa molto seria da usare con appropriatezza, moderazione e cura, dopo un attento ascolto dell'altro, soprattutto se l'altro è un soggetto fragile o in difficoltà. L'obiettivo non è quello di mettere in mostra arti circensi personali, o doti teatrali eccezionali per esaltare l'ego del singolo (tra l'altro si lavora sempre in coppia, mai singoli!), ma la trasformazione di situazioni e ambienti difficili, in qualcosa di “magico” e soprattutto si mira al fatto che il tutto permanga nella memoria emozionale dei presenti.

Dicono che l'umanizzazione delle cure sia l'arma vincente nel processo non tanto di guarigione ma piuttosto del prendersi cura, gli uni del altri reciprocamente per dare tempo di qualità! Hanno ragione!

clowndottoriarpa.com


VITICOLTORI PONTE
Fondata nel 1948, con sede a Ponte di Piave in provincia di , è una della realtà più dinamiche e importanti del panorama vinicolo . Rappresenta 1.000 soci, con 3.000 ettari di vigneto, che si estendono dal Nord di fino alla zona pedemontana della provincia di Treviso, e circa 20 milioni di bottiglie prodotte ogni anno.

Presente in oltre 30 Paesi nel mondo, Viticoltori Ponte garantisce per l'intera gamma dei propri vini – dai fermi ai frizzanti, dagli spumanti ai biologici – un elevato standard qualitativo certificato e testimoniato dai numerosi riconoscimenti ricevuti dai più autorevoli interlocutori del settore.

Tra i capisaldi della Cantina, l'importanza della biodiversità come elemento essenziale dell'habitat terrestre e per questo sempre maggiori risorse vengono destinate all'attuazione di una viticoltura sostenibile e rispettosa della natura. L'utilizzo di fonti di energia rinnovabile, la conoscenza e il rispetto dei diversi suoli, la selezione dei vitigni per la valorizzazione del territorio e il monitoraggio dell'ecosistema vigna sono il punto di partenza e la chiave per l'ottenimento di risultati eccellenti riducendo al minimo l'impatto ambientale.

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da: Mariella Belloni

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